La Piaggiola

La piccola sala voltata a botte conserva un ciclo di affreschi opera di Ottaviano Nelli da Gubbio, della sua scuola e del Maestro di Fossato, datati al 1405 - 1406.

Immagine principale

Descrizione

Stretta tra i vicoli del cuore di Fossato di Vico, incastonata in un antico palazzo la cui facciata, un vero palinsesto, da sola, è sufficiente a farci immaginare il tempo che scorre e le generazioni che si susseguono, modificando l'urbanistica, un piccolo portone ligneo custodisce un vero tesoro dell'arte quattrocentesca. La piccola sala voltata a botte conserva un ciclo di affreschi opera di Ottaviano Nelli da Gubbio, della sua scuola e del Maestro di Fossato, datati al 1405 - 1406. 
Le raffigurazioni sacre, che un tempo ricoprivano tutto l'ambiente, sono sormontate da una volta celeste che richiama i cieli spirituali: abbagliano i colori, anche vivi, preziose le composizioni. 
Il locale duecentesco, viene riadattato per essere decorato agli inizi del XV secolo ma nessuna fonte scritta lo nomina mai come luogo ecclesiale. La denominazione di chiesa, detta della Piaggiola o di Santa Maria, è successiva, e fa riferimento alla tradizione locale. Sulla stessa etimologia di "piaggola" sono state date differenti versioni: forse il nome deriva da "pagus" villaggio, oppure dalla posizione rialzata rispetto alle mura cittadine. 
Anche la funzione della chiesa rimane poco chiara: se nell'Ottocento è forse stata usata come monte di pietà, non è da escludere che in epoca medievale fosse una cappella privata commissionata da una ricca famiglia. Un tempo infatti, sotto la crocifissione, si leggeva l'iscrizione "hoc opus fecit fieri dna Francisca filia quondam..." (Quest'opera la fece realizzare domina Francesca figlia del fu...). Purtroppo l'iscrizione, già mutila nella seconda metà del XIX secolo, è oggi illeggibile. 
Il ciclo, oltre alla già citata crocefissione, comprende tra gli altri un San Michele Arcangelo pesatore di anime, un Cristo crocefisso d'ispirazione nordica, uno sposalizio mistico di Santa Caterina, San Giovanni Battista, Sant'Antonio Abate, Sant'Onofrio e una Madonna in trono col Bambino. 
In alto, tra le stelle ormai sbiadite dal tempo, il Cristo pantocratore. 

ENG

PIAGGIOLA

Hidden between the alleys in the heart of Fossato di Vico, a small wooden door holds a true treasure of fifteenth-century art. The ancient building has a façade that carries the stories of the generations that follow one another, modifying the urban planning. The small barrel-vaulted room preserves a cycle of frescoes by Ottaviano Nelli da Gubbio, from his school and Maestro di Fossato, dated 1405-1406.
The sacred representations, which once covered the whole room, are surmounted by a celestial vault that recalls the spiritual skies: the bright colours and the compositions are precious.
The thirteenth-century room was readapted to be decorated at the beginning of the fifteenth century but no written source ever mentions it as an ecclesial place. The misnomer of church, called della Piaggiola or Holy Mary, comes later, and refers to the local tradition. Different versions have been given on the same etymology of "piaggola": perhaps the name derives from "pagus", village, or from the raised position with respect to the city walls.
The church function is still unclear: if in the nineteenth century it has perhaps been used as a pawnshop, it cannot be excluded that in medieval times it was a private chapel commissioned by a wealthy family. In fact, once upon a time, under the crucifixion, the inscription "hoc opus fecit fieri dna Francisca filia quondam..." (domina Francesca, daughter of the late, had this work done...). Unfortunately, the inscription, already damaged in the second half of the 19th century, is today illegible.
In addition to the aforementioned crucifixion, the cycle includes, among others, a Saint Michael the Archangel weighing souls, a crucified Christ of Nordic inspiration, a mystical marriage of Saint Catherine, Saint John the Baptist, Saint Anthony the Abbot, Saint Onofrio and a Virgin Mary and Child Enthroned.
Above, among the stars now faded by time, the Christ Pantocrator.

Modalità di accesso:

Aperto al pubblico

Indirizzo

Contatti

  • Telefono: 075914951

Pagina aggiornata il 25/06/2024